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Il Lombardia 2024: tutti contro Pogačar, che sogna il poker

11/10/2024

Se Tadej Pogačar è presente, qualsiasi sia la gara, l’analisi dei favoriti deve partire da lui. Se poi la gara in questione è l’ultima Classica Monumento dell’anno, Il Lombardia 2024, una corsa che ha vinto negli ultimi tre anni, ecco che i riflettori su di lui si accendono ancor di più. Come se non bastasse, dal punto di vista psico-fisico è probabilmente nella migliore condizione della sua vita: ha vinto Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale in una sola stagione, come solo Eddy Merckx e Stephen Roche erano riusciti a fare, e in questo momento sembra semplicemente invincibile. “Non c’è dubbio, questa stagione sarà per me irripetibile, non c’è modo di migliorarla nel 2025”, ha detto Tadej la scorsa settimana dopo il Giro dell’Emilia. E se dovesse vincere anche Il Lombardia allora sì, potremmo parlare della miglior stagione di sempre per un singolo corridore. Con lui ci sarà una UAE Team Emirates a 5 stelle, con Adam Yates, Marc Hirschi e Pavel Sivakov che sarebbero capitani in qualsiasi altro team.

I suoi avversari sanno che per provare a batterlo dovranno inventarsi qualcosa, e anche quello potrebbe non bastare. Chi non parte sconfitto è sicuramente Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), che con la Classica delle foglie morte non ha ancora trovato il feeling che vorrebbe ma non per questo si arrende. Dalla sua parte avrà anche due ragazzi del posto, Fausto Masnada (2° nel 2021) e Mattia Cattaneo, che saranno sicuramente ultra-motivati a scortare il capitano più in alto possibile. Il forfait dell’ultima ora di Primož Roglič, poi, apre la strada in casa Red Bull-Bora-hansgrohe a corridori come Jai Hindley, Daniel Martinez, Aleksandr Vlasov e il giovane Florian Lipowitz, uno dei corridori più cresciuti in questo 2024.
Sono comunque diversi i corridori che possono ambire ad un podio, basta vedere la grande bagarre che è venuta a crearsi dietro a Pogačar in una gara di oltre 200 km come il Giro dell’Emilia. Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) sembra avere la gamba giusta, e con lui Matteo Jorgenson e Wilco Kelderman (Visma|Lease a Bike), Enric Mas (Movistar), che nel 2022 venne battuto da Tadej solo in volata, Simon Yates (Jayco AlUla), Michael Woods (Israel-PremierTech) e David Gaudu (Groupama-FDJ).

L’Italia ripone le maggiori speranze sul duo della Lidl-Trek formato da Giulio Ciccone e Andrea Bagioli, 2° lo scorso anno e apparso in crescita in queste battute finali di stagione dopo un 2024 non memorabile. Attenzione anche a Davide Piganzoli (Polti-Kometa), sul podio in Emilia, che ha tanta voglia di sedersi al tavolo dei grandi, un po’ come il sempre generoso Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Sognano un grande risultato anche Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Davide Formolo (Movistar) e Filippo Zana (Jayco AlUla).

Infine, tra gli outsiders, vanno presi in considerazione Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Guillaume Martin (Cofidis), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), che da outsider si è piazzato 2° alla Liegi-Bastogne-Liegi, e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility).

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